Negli ultimi anni i prodotti privi di grano hanno iniziato a evidenziare una crescita interessante anche in Italia, soprattutto nel cane, grazie al processo di umanizzazione dei consumi. Su Pet B2B di aprile, attraverso un’ampia analisi di mercato, si è cercato di scattare una fotografia al panorama attuale del grain free e di individuarne le prospettive di sviluppo futuro.
La recente ascesa di questo segmento è in gran parte determinata dal processo di umanizzazione dei consumi. Il pubblico finale tende a trasferire le proprie abitudini alimentari all’animale domestico e di conseguenza molti dei comportamenti di acquisto in campo umano vengono replicati nella mangimistica. La riduzione e, in molti casi l’eliminazione, del grano dalla dieta tradizionale è dunque uno dei fenomeni di più ampia portata anche per il mercato del pet food. Eppure le basi su cui si appoggia questo trend non sono prive di fragilità, che dipendono prima di tutto da una scarsa conoscenza delle caratteristiche e delle finalità dei prodotti grain free da parte del pubblico finale.
Per consolidare il successo di questi cibi sarà fondamentale che tutti gli operatori di mercato si impegnino a favorire una maggiore chiarezza nel pubblico finale, sfatando equivoci e fraintendimenti. Per saperne di più, leggi l’articolo completo su Pet B2B di aprile.
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