Le inchieste del numero di novembre di Pet B2B passano ai raggi X il pet food naturale e il segmento ciotole. La duplice indagine mette in luce opportunità di business, stato dell’arte, nuovi trend e prospettive per due settori di mercato che nell’ultimo periodo sono stati oggetto di un’interessante evoluzione. Sul fronte distribuzione, questo mese sono raccontati i progetti di Viridea. Spazio infine alla rubrica sull’acquariofilia, con le strategie del consorzio G5.
ATTUALITÀ – Maxi Zoo e Vema Petfood&Care firmano un accordo per la vendita dei cibi crudi Natures Menu. Entro fine 2017, 30 negozi della catena saranno attrezzati con banchi frigo per l’esposizione dei prodotti Barf del brand inglese. «Accompagneremo il consumatore in un percorso di educazione alimentare, con un layout espositivo impattante» spiega Enrico Pellerino, amministratore di Vema Petfood&Care.
PRIMO PIANO – Quella del pet food naturale non è soltanto una moda, ma una tendenza destinata a crescere ancora sulla scia dell’umanizzazione dei consumi e della maggiore disponibilità di spesa verso prodotti di qualità ad alto valore aggiunto. A patto che industria e retail sappiano puntare su innovazione, differenziazione e informazione.
CIOTOLE – Nonostante goda di buona salute e sia in costante evoluzione, il mercato delle ciotole sembra spesso sottovalutato da pet shop e catene. Spazi non adeguati per dimensioni e offerta tengono a freno un settore che, grazie a innovazione e nuove destinazioni di impiego, mostra un alto potenziale di sviluppo.
CATENE – Viridea ha progressivamente investito nei prodotti per animali da compagnia che oggi rappresentano la prima categoria per fatturato con una fetta del 30% sulle vendite totali. I punti di forza? Reparto del vivo, formazione del personale e assortimento. E per il futuro è pronto un progetto di nuove aperture.
SCAFFALE – Nelle catene, il numero medio di referenze per punto vendita è sceso nel 2016 da 2.080 a 1.979 prodotti. Oltre la metà dell’offerta è composta da alimenti per gatto, soprattutto umidi. Il calo maggiore si verifica nel segmento secco cane, che conta 48 articoli in meno.
ACQUARIOFILIA – Con 23 negozi associati, riunioni per scambiarsi competenze e conoscenze e una propria private label, il Consorzio G5, nato come gruppo d’acquisto, rappresenta un caso di virtuosa collaborazione fra operatori del segmento acquariologico nel nord Italia. Ecco quali sono i principali benefici per i membri che ne fanno parte.
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