Negli Stati Uniti l’industria nazionale del settore pet ha totalizzato, durante il 2020, vendite per 103,6 miliardi di dollari.
Si tratta della cifra più alta raggiunta nella storia di questo settore.
Lo ha rivelato il rapporto pubblicato dall’American Pet Products Association (Appa), una delle principali associazioni di categoria del segmento pet negli USA, in occasione dell’evento Global Pet Expo Digital. Secondo la ricerca, 42 miliardi di dollari sono stati spesi per pet food e snack, con un aumento del +9,7% rispetto all’anno precedente; 22,1 per accessori, animali vivi e farmaci da banco (+15,1%), 31,4 per cure veterinarie (+7,2%), mentre 8,1 miliardi di dollari sono stati spesi per servizi come la toelettatura, dog sitting e pensioni per cani. Quest’ultima è l’unica voce ad aver registrato un calo pari a -21,4%, dovuto, con ogni probabilità, ai lockdown.
«Abbiamo raggiunto un traguardo fondamentale», ha affermato Steve King, presidente e ceo di Appa. «Siamo ottimisti per il prossimo anno, per il quale prevediamo un ulteriore aumento pari al +5,8%, e quindi ben oltre la media storica del 3-4%. Nel 2020 si sono presentate diverse difficoltà che hanno portato i consumatori di tutto il Paese a trovare conforto presso la compagnia di animali domestici. È interessante notare come il trend delle vendite dei prodotti per pet rispecchi le tendenze che riguardano gli acquisti che i consumatori effettuano per loro stessi: cibi sani, integratori, attrezzi per il fitness e tecnologia».
Anche l’e-commerce ha segnato un aumento delle vendite. Il 47% dei pet owner coinvolti nella ricerca ha dichiarato di aver aumentato il numero di acquisti online per il proprio animale domestico.
