Il rapporto fra uomo e animale continua a evolvere e sempre più frequentemente i consumatori vivono a stretto contatto con il loro pet. Questo spinge i proprietari ad avere maggiore attenzione alla cura, alla pulizia e alla bellezza dell’amico a quattrozampe. Nel numero di gennaio / febbraio, Pet B2B fa il punto sui consumi di prodotti per la toelettatura.
Stiamo ancora parlando di una nicchia del mercato, perché, nella categoria no food, l’igiene sviluppa meno di un quinto del giro di affari complessivo. Tuttavia il segmento si distingue come quello più dinamico e con ampie prospettive di crescita per il futuro. Ad esempio nel 2016 in Gdo gli articoli per la toelettatura hanno sviluppato il 14,6% delle vendite a valore, registrando una crescita di +27,4% a valore e di +29,7% a volume (fonte: Assalco – Zoomark 2017).
Da ultimo, la tendenza dei pet owner a prestare sempre più attenzione alla pulizia e alla bellezza del pet trova riscontro anche nelle continue aperture di centri per la toelettatura e negli investimenti fatti da pet shop e catene per mettere a disposizione della clientela personale e spazi specifici per lavare o spazzolare gli animali da compagnia. Il fenomeno interessa quasi unicamente il cane, mentre il gatto continua a essere considerato un pet che si toeletta in autonomia.
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