Lo scorso 24 ottobre, Royal Canin ha celebrato a Parigi il suo 50° anniversario, promuovendo il convegno sul tema “il futuro degli animali da compagnia”, che ha visto riuniti nella capitale francese veterinari, biologi, medici, sociologi ed esperti del settore. Durante l’iniziativa si è posta l’attenzione sul rapporto fra uomo e animale, sul punto di vista dei pet, oltre che sul ruolo che ricerca, innovazione e tecnologia possono svolgere per migliorare la vita degli animali domestici e per generare valore per la comunità.
Dal palco Loic Moutault, CEO di Royal Canin, ha ribadito che la mission aziendale è garantire la salute e il benessere degli animali da compagnia. Il convegno è stata anche l’occasione per parlare dei benefici che derivano dal vivere con i pet, e di come questi abbiano un impatto positivo sulla società. A questo proposito è emerso che la generazione Z dei nativi digitali sia la più affezionata ai pet e di conseguenza quella a cui i produttori sono chiamati a fare maggior riferimento per gli anni a venire.
In tema di nutrizione e salute, un focus è stato dedicato al problema dell’obesità, che impatta negativamente sulla qualità della vita. Per approfondire questa tematica è stato coinvolto Alex German dell’Università di Liverpool, che gestisce un servizio all’avanguardia dedicato al controllo del peso nella prima clinica europea per l’obesità.
Le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale e i big data giocano invece un ruolo fondamentale per monitorare la salute di cani e gatti e prevenire problemi e malattie. A disposizione di veterinari e consumatori, oggi ci sono nuovi strumenti che permettono di controllare e analizzare il comportamento dei pet, portando il mercato attuale sempre di più verso un concetto di medicina personalizzata e preventiva per cani e gatti.
Infine Koert Van Mensvoort, futurologo, ricercatore e filosofo, ha portato la discussione sul tema del “cibo di domani” e su come la tecnologia possa aiutare a trovare un percorso alternativo per costruire un futuro in cui gli uomini e gli animali condividono risorse limitate per la nutrizione.