Sul numero di luglio/agosto di Pet B2B l’articolo di copertina è dedicato a un’inchiesta che mette a fuoco scenari e prospettive dei due canali di vendita della distribuzione specializzata, pet shop tradizionali e catene. Sei figure di riferimento di alcune tra le più note aziende italiane di pet food sono state interrogate in proposito per stabilire un confronto tra le due piattaforme distributive. Dall’articolo emerge come per alcune aziende non ci siano differenze sostanziali nel modo di considerare e rivolgersi ai due diversi canali, mentre per altre resta fissa l’idea che nel pet shop prevalga una maggiore preparazione degli addetti alle vendite e si instauri un rapporto più diretto con il consumatore e che le catene abbiano il loro punto di forza nell’ampiezza degli spazi espositivi e nei prezzi più competitivi.
All’interno dell’articolo è delineato anche un profilo dello stato di salute dei due canali sulla base dei recenti dati Assaco-Zoomark, che vedono le catene in netto aumento sia per le vendite a valore sia per quelle a volume, e i pet shop in crescita moderata a valore e in leggero calo a volume rispetto al 2014.
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