Complessivamente nel 2021 le vendite a valore del pet care no food (sell in) nei punti vendita specializzati italiani sono cresciute del 29%, mentre nell’ultimo trimestre si sono fermate a +7,5%. È quanto emerge dalla rilevazione di Pet B2B per quanto riguarda le vendite di prodotti del mondo no food costruita sui dati di sell-in di sette aziende tra i leader di mercato.
Le vendite del no food continuano a crescere, ma rispetto alla prima parte dello scorso anno si nota un ritorno a tassi di incremento più normalizzati. Nel primo semestre, infatti, il confronto con l’anno precedente faceva riferimento a un periodo fortemente segnato dal primo lockdown del 2020, nel quale c’era stata una forte contrazione delle vendite dei prodotti no food. Nel corso del 2021 si è quindi passati dal +52,6% del 1Q (sul 1Q 2020), al +43,4% del 2Q, al +21,5% del 3Q, arrivando infine al +7,5% del 4Q.
Nel confronto 4Q 2021 su 4Q 2020, i segmenti più dinamici sono i trasportini (+25%), quello dei tappetini assorbenti, raccolta deiezioni, bacinelle gatto (+24.7%) e i giochi per cane (+21.4%). A soffrire di più sono invece antiparassitari e parafarmaci, e attrezzature per toelettatori.
Considerano l’intero anno, le performance migliori arrivano dalle lettiere (+66.4%), giochi per cane (+52%) e alimenti per piccoli animali come uccelli, tartarughe, pesci e roditori (+42.1). In negativo, ancora, le attrezzature per toelettatori e i parafarmaci. Per quanto riguarda i canali, la crescita lungo tutto l’anno premia più le catene (+31%) che i pet shop (+27,3%).
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