L’industria del settore pet si sta orientando sempre più verso processi improntati al rispetto dell’ambiente, al risparmio energetico e al minor inquinamento. Un percorso non semplice, che richiede investimenti e tempo ma che risponde a una crescente sensibilità dei clienti verso questi temi e promette ritorni economici alle aziende. Pet B2B ha dedicato a questo fenomeno un ampio focus sul numero di ottobre.
In questo contesto ci sono brand che hanno investito molto nell’ambito dei packaging riciclabili, altri – invece – che hanno puntato sull’ambiente con progetti di riforestazione o di risparmio energetico. Non manca, poi, chi opta per filiera corta, allevamenti sostenibili e non sovrasfruttati e chi ha ridisegnato i propri stabilimenti nell’ottica del minor impatto ambientale. Puntare sulla sostenibilità, però, non è a costo zero. Bisogna investire in tecnologie, sviluppo industriale, ricerca di determinate materie prime, formazione del personale, comunicazione. Ogni fase produttiva deve essere studiata in chiave sostenibile e va pianificata con precisione. Tutto questo può aver creato inizialmente qualche perplessità da parte delle aziende produttrici, soprattutto per quanto riguarda i costi che poi si potrebbero ripercuotere anche sui prezzi al cliente. Per saperne di più, leggi l’articolo completo su Pet B2B di ottobre.
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