Su Pet B2B di ottobre, come ripensare la comunicazione ai giovani

by Redazione Pet B2B

Sono ancora poche le iniziative del settore pet dedicate espressamente al pubblico sotto i 40 anni. Il canale verso il quale si sono concentrati maggiormente gli investimenti di industria e grandi retailer negli ultimi mesi è quello televisivo, ma per interagire con i 20/30enni e gli adolescenti i media più efficaci sono quelli digitali. Notevole il potenziale di un nuovo modello di comunicazione improntato alla multicanalità in un’ottica di relazione diretta fra azienda e consumatore. Di questo e di molto altro si parla nel numero di ottobre di Pet B2B, attraverso un articolo di approfondimento che ha lo scopo di sondare lo stato dell’arte attuale su questo fronte e le prospettive di sviluppo.

Pet B2B ottobre comunicazione ai giovani

Il 2020 e il 2021 sono stati senza dubbio due anni all’insegna del pet food e del pet care in tv. Il numero di brand presenti sulle principali emittenti nazionali è notevolmente lievitato in poco tempo e il fenomeno non pare ancora essersi arrestato. Il settore ha avuto benefici in termini di visibilità, mentre i ritorni nelle vendite per le singole aziende che hanno deciso di investire in questo canale andranno invece monitorati nel tempo. Queste pubblicità hanno un tratto comune che mette in chiara luce il target di clientela al quale si rivolge prevalentemente il mercato pet. Il canale televisivo è infatti quello di riferimento per la generazione X e dei cosiddetti baby boomers, ossia per le fasce di età dai 40 anni in su. Si tratta di un pubblico considerevole, ma dalla quale viene esclusa una grossa fetta in costante crescita di giovani pet owner italiani. A chi è dunque affidato il compito di comunicare ai 20/30enni? E agli adolescenti, che pur vivendo ancora in famiglia rivestono un ruolo importante nelle scelte di acquisto dei genitori?

I riferimenti principali per questi proprietari sono le figure autorevoli dei pet shop e degli allevatori assieme ai veterinari, anche se il primo luogo dove essi cercano informazioni è il web. E se è pur vero che non stanno mancando gli investimenti dell’industria e della distribuzione, l’impressione generale è di aver lasciato ancora inesplorato un mondo di infinite possibilità. Eccezion fatta per qualche pubblicazione online e delle inserzioni su Facebook, emerge un basso livello di creatività da parte dei marchi del settore e, di conseguenza, tanto potenziale inespresso. Per saperne di più leggi l’articolo completo su Pet B2B di ottobre.

banner form petb2b

Per scaricare l’articolo:

www.petb2b.it/newsletter/comunicazione_2021.pdf

Per scaricare la rivista:

www.petb2b.it/newsletter/petb2b-ott21.pdf

Per sfogliare la rivista:

Post correlati