A luglio Pet B2B mette a fuoco lo scaffale dei canali di distribuzione.
Nel 2016 pet shop e catene hanno attuato strategie divergenti rispetto al grocery. In particolare dagli oltre 2.074 articoli a scaffale nel 2015, le catene sono scese ai 1.979. I pet shop sono passati a circa 1.670 riducendo il numero medio di referenze di circa 114 unità. In crescita sono stati invece ipermercati e supermercati, che hanno raggiunto rispettivamente quota 588 articoli e 270.
Nonostante l’incremento di oltre il 12% dell’offerta, le vendite medie per punto vendita negli ipermercati sono calate da 426,5 milioni di euro a 419,4 milioni. Opposto è l’andamento del giro di affari delle catene, che a fronte del ridimensionamento dell’offerta registrano un incremento da 633,8 milioni di euro a 664,3 milioni nel 2016.