Quale iva va applicata alle lettiere vegetali? Il 4% e il 10%, come indicato dall’agenzia delle entrate o il 22% come stabilito dalla corte di cassazione? La confusione è grande e non si vedono all’orizzonte segnali di conciliazione tra le due posizioni. Questo sta generando tensioni e contrapposizioni tra gli operatori del settore. Ne risulta uno scenario che al momento non offre segnali incoraggianti su come la situazione possa sbloccarsi. Sul numero di marzo di Pet B2B è pubblicata un’inchiesta di mercato su questo delicato tema.
La scorsa estate la corte di cassazione ha decretato che una lettiera vegetale importata da Almo Nature, con una formulazione a base prevalente di amidi e fecole, sarebbe stata soggetta a iva pari al 22%. La vicenda, giunta al termine di un susseguirsi di provvedimenti da parte dell’agenzia delle dogane e di richieste di chiarimento da parte della stessa Almo Nature, ha tuttavia avuto come effetto principale quello di evidenziare l’esistenza di un panorama molto complesso e disomogeneo per quanto riguarda le normative relative all’applicazione dell’iva e dei dazi nel commercio internazionale delle lettiere vegetali. Negli ultimi anni infatti l’ampliarsi dell’offerta dei brand ha corrisposto al prodursi nel tempo di una lunga serie di decisioni da parte dell’agenzia delle dogane, che esaminando caso per caso ha deliberato l’attribuzione dell’iva per alcune referenze al 4% e per altre al 10%. Per saperne di più, leggi l’articolo completo su Pet B2B di marzo.
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