Sul numero di marzo di Pet B2B è pubblicata un’inchiesta sul tema degli acquisti e delle restituzioni di cani e gatti negli ultimi mesi. In particolare stanno calando lievemente le adozioni rispetto agli anni passati. La flessione, riscontrata da allevamenti di animali di razza e canili, arriva dopo il boom durante la pandemia e nell’immediato post. Per alcuni allevatori si tratta di una vera e proprio battuta di arresto mentre per altri è una normalizzazione nel numero delle adozioni che ritornano in linea con il periodo pre-pandemico. Il numero stimato di animali da compagnia in Italia nel 2022 è di circa 64 milioni e risulta stabile e in linea con gli anni precedenti, lo stesso non si può dire della popolazione italiana che, dati Istat alla mano, è su una china discendente e al 2023 si attesta a 58 milioni.
Il numero di animali d’affezione quindi non è diminuito in termini assoluti, ma si riscontrano alcune criticità nell’andamento delle adozioni dai canili rifugio e degli acquisti dagli allevamenti. Per gli allevatori la situazione ha cominciato a essere critica già prima dell’estate 2022, quando la vendita di cani di razza ha iniziato a rallentare. Per quanto riguarda i canili e i gattili rifugio, sebbene il trend generale delle adozioni sia in diminuzione, si riscontrano delle variabili tra le diverse strutture. L’organizzazione interna del rifugio, i protocolli per l’affidamento del pet, il numero di ingressi e di conseguenza la disponibilità di cani e gatti e infine l’area socio-economica in cui si trova il canile influiscono in maniera significativa sull’andamento degli affidamenti. Per saperne di più leggi l’articolo completo su Pet B2B di marzo.
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