L’evoluzione dei consumi e la crescita del mercato del pet food superpremium passano frequentemente dal trasferimento delle abitudini alimentari umane a cani e gatti. Fra i trend più recenti di questa tendenza, i superfood e il claim “human grade” stanno rapidamente attirando l’attenzione dei clienti finali più sensibili al benessere, ma faticano a imporsi come driver di acquisto principali per via di una non sempre chiara comprensione di questo tipo di offerta. Su Pet B2B di marzo è pubblicato un approfondimento proprio su questi due temi, in occasione del quale sono stati coinvolti anche alcuni autorevoli esponenti del settore.
Tracciare un quadro preciso sui risultati in termini di vendite dei prodotti che impiegano superfood o il claim “human grade” non è semplice, perché spesso uno o entrambi questi plus si trovano affiancati ad altri trend, quali il grain free, il monoproteico, l’ancestrale o l’olistico. Di conseguenza si può dire che la crescita della domanda degli alimenti privi di cereali o di quelli con singola proteina stia anche favorendo la penetrazione presso il pubblico finale anche di referenze che contengono frutti, verdure, bacche, spezie o semi particolari. Viceversa la presenza di questo tipo di ingredienti non sembrerebbe ancora un driver di acquisto primario. Per saperne di più leggi l’articolo completo su Pet B2B di marzo.
Per scaricare l’articolo:
www.petb2b.it/newsletter/humangrade_22.pdf
Per scaricare la rivista:
www.petb2b.it/newsletter/petb2b-mar22.pdf
Per sfogliare la rivista:
issuu.com/home/published/petb2b-mar22