Tiragraffi, cannette stuzzicagatti, palline e topini, accessori elettronici o con sostanze che stimolano il pet risvegliandone l’istinto felino: l’universo dei giochi per gatto cresce sia nell’offerta sia per quanto riguarda volumi e fatturato. Su Pet B2B di gennaio / febbraio è pubblicato un approfondimento sul segmento. Considerando il sell-in, nei primi nove mesi del 2021 la categoria tiragraffi e giochi per gatto è cresciuta di circa il 64% rispetto al 2020. Le ragioni di questo andamento sono legate prima di tutto al maggior numero di felini nelle abitazioni degli italiani, aspetto che ha comportato una maggior domanda di prodotti da parte dei clienti finali e, di conseguenza, alle aziende. Ma sta cambiando soprattutto l’atteggiamento del pet parent che vuole un rapporto sempre più interattivo e di scambio con il gatto; da qui la ricerca di giochi che favoriscano il saldarsi di questo legame e che non lascino sempre giocare da solo il pet.
Il settore è in evoluzione non solo per le novità che riesce a proporre ma anche per la ricerca di materiali cat friendly con cui i giochi vengono realizzati. È proprio in questo ambito che l’industria sta concentrando la ricerca, così come nell’ideazione di prodotti che, grazie alla presenza di sostanze naturali quali catnip, matatabi e silvervine, stimolino sempre di più il movimento e l’istinto di caccia dell’animale. Un altro aspetto non secondario è la ricerca di format e design sempre più attrattivi con cui i giochi vengono proposti. Per saperne di più leggi l’articolo completo su Pet B2B di gennaio / febbraio.
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