Negli ultimi 12 mesi, il settore del pet care ha manifestato ancora una volta una buona capacità di resistenza e innovazione, pur in un quadro economico complesso. Infatti nonostante dal lato delle vendite emergano segnali positivi, la situazione socio economica internazionale continua a minare la fiducia dei consumatori. Nel 2024, con il rallentamento dell’aumento dei prezzi i volumi di vendita sono tornati a crescere, seppur lievemente, soprattutto nel pet food. Il comparto degli accessori, invece, ha risentito di più della ridotta capacità di spesa dei proprietari di animali che hanno ancora rimandato l’acquisto di prodotti non essenziali. Sul numero di dicembre, Pet B2B fa il resoconto di tutti i momenti più importanti che hanno segnato l’anno che sta per concludersi.
Proprio sul fronte degli accessori il mercato italiano ha vissuto un anno movimentato, con diverse operazioni di M&A. Tra queste ricordiamo l’acquisizione di Camon da parte del fondo Mindful Capital Partners, già proprietario del gruppo Croci, e la fusione operata da Fai (Financial Advisory & Investments), società italiana di advisory e investimenti, di Igc Leopet, Carbone Pet Products e La Dolce Vita. Dal lato retail, prosegue la tendenza alla specializzazione dei pet shop, con un’attenzione maggiore all’assortimento e alla consulenza al cliente. Per quanto riguarda invece le catene, continua l’espansione delle grandi insegne nel Centro Nord Italia, e nel futuro è probabile una maggiore penetrazione anche nelle aree non presidiate del Sud. Interessante anche l’evoluzione delle insegne della Gdo specializzate nell’ambito pet che si stanno concentrando sempre di più sull’espansione della rete di punti vendita, ammodernamento e completamento dell’assortimento. Per saperne di più leggi l’articolo completo su Pet B2B di dicembre.
Per scaricare l’articolo:
www.petb2b.it/newsletter/è_successo_24.pdf
Per scaricare la rivista:
www.petb2b.it/newsletter/petb2b-dic24.pdf
Per sfogliare la rivista: