Premietti, complementi della dieta quotidiana, strumenti di svago o educazione, funzionali: gli snack per cani e gatti hanno ormai conquistato un posto privilegiato nella spesa dei consumatori. Molto variegato il panorama dell’offerta, con sempre più aziende produttrici che investono in ricerca e sviluppo, sfornando novità adatte a molteplici esigenze. Per il pet shop, questi prodotti diventano un’occasione per fidelizzare, conquistare nuovi clienti e alzare la battuta di cassa. Sul numero di dicembre Pet B2B ha fotografato l’evoluzione del segmento snack and treats, raccontando i trend principali e le innovazioni di prodotto all’interno dei principali canali distributivi.
Se in passato lo snack era solo un piccolo vizio, oggi serve a molteplici scopi ed è entrato a buon diritto nella lista dei cibi complementari di uso quotidiano. Premio o ricompensa per rinforzare comportamenti positivi, passatempo rassicurante, magari in assenza del proprietario: lo snack oggi non è più solo un alimento, ma uno strumento di lavoro e di gestione dell’animale. I cani aumentano, soprattutto nelle città, e con essi anche qualche problema educativo, soprattutto per i pet parent alla prima esperienza. Così si ricorre sempre più spesso agli educatori cinofili e gli snack diventano inseparabili attrezzi di lavoro, che si consumano in maniera copiosa durante l’addestramento, soprattutto nei primi mesi. C’è poi il tema puppy: quando il cane è cucciolo, la sensibilità del proprietario è ancora più alta, così come l’attenzione a offrire prodotti che siano specificamente formulati per le sue esigenze. Ecco, quindi, la domanda crescente di snack appetibili anche per loro. Per saperne di più leggi l’articolo completo su Pet B2B di dicembre.
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