Sul numero di dicembre di Pet B2B è pubblicato un approfondimento sul mercato del cibo light per cani e gatti con problemi di peso. Secondo alcune stime, in Italia una percentuale compresa fra il 25 e il 40% dei pet è in sovrappeso o obesa. Il fenomeno d’altra parte ha una rilevanza internazionale. Lo scorso anno negli Stati Uniti il 55,8% dei cani e il 59,5% dei gatti è stato classificato clinicamente in sovrappeso od obeso, stando a quanto dichiarato dalla Association for Pet Obesity Prevention, e più in generale le ricerche di settore evidenziano come quasi un pet su due sia soggetto a queste problematiche.
In un contesto di mercato dove si regista un continuo sviluppo dell’offerta di prodotto da parte dell’industria, con l’inserimento di mangimi specifici per affrontare la patologia dell’obesità, per ridurre i chili in eccesso o anche per contrastare la tendenza al sovrappeso che affligge alcuni soggetti, la domanda dei consumatori si dimostra ancora piuttosto scarsa. Se infatti più di un pet su tre ha un disturbo di questo tipo, sarebbe da aspettarsi che sul fronte delle vendite di pet food una quota simile sia sviluppata dagli alimenti per il dimagrimento e il controllo del peso. Così non è.
Motivo per cui il nodo per lo sviluppo del segmento è legato agli sforzi in comunicazione che tutti gli operatori del settore, aziende produttrici, veterinari e negozianti in primis, sapranno esprimere al fine di informare il pubblico sui metodi per riconoscere lo stato di salute del cane o del gatto, sulla condotta da seguire e sulla prevenzione, oltre che sull’utilizzo dei prodotti specifici per questo target.
Per i retailer, l’offerta composta da questi articoli non ha una rilevanza puramente commerciale, ma è anzi fondamentale per poter rivestire lo status di rivenditore altamente specializzato capace di affiancare il pubblico finale in tutte le sue esigenze. Oltretutto la clientela è generalmente molto ricettiva verso questi prodotti e si lascia guidare da un esperto.
Da segnalare che per la nutrizione dei soggetti a cui viene diagnosticata la patologia dell’obesità, i prodotti di riferimento sono i mangimi dietetici e non di mantenimento, che devono essere prescritti dai veterinari. Anche su questo fronte è comunque fondamentale il servizio di un negoziante competente, che sia il principale referente del consumatore finale e abbia con lui un rapporto frequente. Solo un addetto alle vendite autorevole e informato può essere in grado di trasferire la conoscenza dell’importanza dello stato di salute dell’animale e suggerire di programmare una visita veterinaria.
Hanno partecipato all’inchiesta Ticinese Petfood, Royal Canin ed Eukanuba
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