Le vendite di antiparassitari sviluppano circa un quinto del mercato no food, con un trend che si registra stabile da diversi anni. Ad aprile, Pet B2B dedica un’importante servizio di approfondimento al segmento parafarmaceutico. I principali segnali di vitalità per gli ultimi mesi si registrano nei consumi di collari e di referenze non chimiche, anche se sono ancora richiesti sforzi in fatto di informazione al cliente finale per non limitare le opportunità di crescita.
Gli elementi a favore di uno sviluppo interessante di questo segmento infatti non mancano, a partire dal fatto che in Italia sono in costante aumento i pet owner la cui priorità è il benessere dell’animale e che dunque sono maggiormente sensibili al servizio di informazione e accompagnamento alla vendita di un retailer competente e preparato. Per questi consumatori la prima leva di acquisto non è il prezzo, ma piuttosto efficacia e funzionalità.
Implementare la comunicazione, sia in store sia attraverso i media, potrebbe aiutare il retail e l’industria a interfacciarsi efficacemente a questa parte di pubblico più attenta alle innovazioni di mercato, e in particolare più propensa a un utilizzo consapevole degli articoli appartenenti al trend più interessante di tutto il segmento, ovvero alle referenze naturali.
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