Nel nuovo numero di Pet B2B, in distribuzione in questi giorni, è pubblicata un’inchiesta di mercato sulle sfide affrontate dall’industria del pet food e del pet care durante l’emergenza Coronavirus. Fra le pagine del magazine si possono leggere inoltre due ampi focus sul segmento dei mangimi complementari e sui tappetini. Ampio spazio infine alle consuete rubriche di acquariologia e degli animali di razza.
COVER STORY – Con una storia che affonda le sue radici nella zootecnia, negli ultimi 20 anni Adragna Petfood si è specializzata nella produzione di alimenti per cani e gatti, puntando a distinguersi attraverso l’utilizzo di materie prime provenienti all’80% da fornitori siciliani e ottenendo diverse importanti certificazioni aziendali: «Vogliamo essere trasparenti e chiari verso il territorio in cui lavoriamo e verso il nostro mercato di competenza» ha dichiarato il ceo Vincenzo Adragna.
MERCATO – Secondo i dati del rapporto Assalco – Zoomark 2020, le vendite di alimenti per cani e gatti hanno registrato una crescita a valore del 2,8% rispetto all’anno precedente (contro l’1,5% del 2018 sul 2017). Prosegue la crescita delle catene, mentre i pet shop manifestano una sostanziale stabilità generando circa un terzo del giro di affari. Per la prima volta rientrano nel monitoraggio anche i format specializzati delle insegne del largo consumo.
EMERGENZA COVID-19 – Nel pieno dell’emergenza sanitaria, le aziende fornitrici hanno affrontato difficoltà negli approvvigionamenti e ritardi nella logistica, pesanti oscillazioni della domanda di prodotti, cambiamenti radicali del rapporto con i retailer, l’esplosione delle vendite online e la digitalizzazione del sistema lavoro a causa del lockdown. Tutto ciò dando prova di notevoli capacità e competenze imprenditoriali. Ora le domande si concentrano però sull’evoluzione del settore nel post pandemia.
INTEGRATORI – Nonostante il mercato proponga formulazioni sempre più ricche di nutrienti che aiutano anche la funzionalità dell’organismo animale, gli integratori continuano a guadagnare quote. Sono prodotti che garantiscono un’elevata marginalità e richiedono una vendita consulenziale e proattiva, capace anche di risvegliare bisogni sommersi. Per questo il comparto andrebbe maggiormente valorizzato dai pet shop, che nonostante la concorrenza delle farmacie mantengono un ruolo da opinion leader.
TAPPETINI – In piena crisi Coronavirus le vendite del segmento hanno registrato una piccola impennata, complice l’effetto scorta derivante dal timore del lockdown. I formati multipack si confermano la scelta preferita del consumatore, ma cresce l’interesse anche verso articoli per esigenze specifiche. Ai pet shop tradizionali, canale privilegiato per questi prodotti, si affianca la concorrenza sempre più marcata dell’e-commerce.
ACQUARIOLOGIA – Apprezzate anche per il grande effetto scenico che conferiscono alle vasche, le piante d’acquario possono rappresentare una presenza fondamentale per la vita del biotopo. Offrono ossigenazione all’acqua, riparo ai pesci e svolgono alcune funzioni paragonabili a quelle dei filtri. Ecco qualche consiglio su come indirizzare i clienti acquariofili alle prime armi.
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