È di 80 euro all’anno la detrazione Irpef per le spese veterinarie. Una cifra insufficiente secondo l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi): «Il tetto massimo di spesa veterinaria ammesso alla detrazione fiscale è di 550 euro – si legge in una nota dell’associazione – ma deve essere decurtato della franchigia (134 euro) e sulla differenza va calcolato il 19%. A conti fatti, i proprietari di animali da compagnia recuperano 80 euro all’anno; 20 centesimi al giorno».
L’Anmvi invita il Governo a mantenere l’impegno preso durante la Legge di Bilancio 2022; il Ministero delle Finanze aveva accolto un ordine del giorno per innalzare il tetto massimo di spesa veterinaria. Specifica Anmvi: «L’occasione per aumentare le detrazioni sulle spese veterinarie può essere la delega fiscale, ricordando che sono tracciate dal Sistema Tessera Sanitaria e regolate con pagamento elettronico. Incoraggiare con incentivi fiscali le cure veterinarie aumenta la prevenzione veterinaria, la salute e il benessere degli animali. La prevenzione veterinaria di 60 milioni di pets corrisponde ad una vera politica one health che finora né il Governo né il Ministero della Salute hanno considerato nel PNRR».
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