A fine ottobre è stato pubblicato il nuovo regolamento europeo che disciplina a livello comunitario l’etichettatura del pet food biologico. La norma attuale allinea, per quanto possibile, l’alimentazione per animali domestici a quella degli alimenti Bio destinati al consumo umano.
Innanzitutto, il regolamento permette ai consumatori europei di individuare più facilmente il pet food biologico rendendo, finalmente, l’uso dell’Euro Leaf (il logo di produzione biologica dell’UE) obbligatorio per gli alimenti per animali da compagnia preimballati in tutti gli Stati Membri. Si tratta di un’importante novità non solo in termini di comunicazione e riconoscibilità dei prodotti biologici, ma di un provvedimento che consente una più agevole circolazione dei prodotti in tutta Europa. «Si tratta di un notevole passo in avanti, se pensiamo che prima d’oggi, i requisiti degli alimenti biologici per animali da compagnia erano in genere stabiliti a livello nazionale, il che significava indicazioni differenti nei vari Stati Membri ed etichettature non uniformate» commenta Paola Cane, esperta in conformità e regolatorio. «Il logo europeo, se usato in presenza dei requisiti dettati dal regolamento, potrà figurare non solo in etichetta, ma anche nella presentazione e nella pubblicità».
Il nuovo regolamento risolve inoltre una questione che risale all’inizio del 2022, quando l’entrata in vigore di nuovi criteri a livello di UE in tema di agricoltura biologica ha imposto che, per l’ottenimento del marchio biologico, il 100% degli ingredienti agricoli nei mangimi fosse Bio. La Commissione e il Consiglio hanno abbassato tale soglia al 95%, facilitando ai produttori di alimenti per animali da compagnia la soddisfazione dei requisiti richiesti per entrare nel mercato. Anche l’uso del termine “Biologico” sarà consentito nella denominazione di vendita a tutti i mangimi prodotti conformemente alla normativa, purché contengano almeno il 95% in peso di materie prime biologiche. «Il regolamento prevede anche l’uso del termine “Biologico” solo in composizione, riferito quindi a specifiche materie prime, purché soddisfino le norme di produzione stabilite nel regolamento e soltanto nel caso in cui siano utilizzati esclusivamente additivi per mangimi e coadiuvanti tecnologici autorizzati» prosegue Paola Cane.
Gli alimenti biologici prodotti fino al 30 ottobre 2023 conformemente alle norme nazionali esistenti o, in assenza di queste, agli standard privati accettati e riconosciuti dagli Stati membri potranno essere immessi sul mercato fino all’esaurimento delle scorte.
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