Sulla nota del Ministero della Salute in merito ai claim ammessi per l’etichettatura dei mangimi non dietetici, anche Valentina Ravagnan, technical department di Marpet, ha espresso la propria opinione. «La questione è abbastanza complessa. La normativa in vigore non è una novità, ma il recente decreto sanzionatorio ha fatto suonare un campanello d’allarme sui contenuti delle etichette dei mangimi. Adesso che c’è stata questa segnalazione da parte del Ministero della Salute e bisognerà prendere atto definitivamente che sarà necessario un adeguamento e molta attenzione allo sviluppo delle grafiche e delle etichette dei mangimi per non trarre in inganno i consumatori finali. Gli alimenti dietetici sono specifici per particolari patologie e devono essere consigliati dai veterinari. Non dimentichiamo però che anche dietro alcuni alimenti di mantenimento ci può essere il lavoro di veterinari, il cui contributo è fondamentale per realizzare prodotti che favoriscano il benessere di cani e gatti. In questi casi, se le aziende utilizzano un certo tipo di terminologia che può richiamare alla figura del veterinario, non è per confondere il consumatore ma per spiegare meglio le caratteristiche dell’alimento. La normativa pone paletti molto rigidi ai produttori per alcuni aspetti, mentre altri punti della normativa non sono ancora altrettanto chiari. Credo che la risposta da parte dell’industria sarà una ancora maggiore attenzione alla normativa per fornire attraverso i claim le giuste informazioni al cliente finale, mentre non ci saranno sconvolgimenti particolari del mercato».