Nel numero di maggio di Pet B2B è pubblicato un approfondimento relativo a come i pet shop hanno reagito all’emergenza sanitaria in corso. In particolare, il settore pet è stato meno colpito rispetto ad altri, eppure è rimasto anch’esso segnato da una situazione instabile, piena di incertezze e molto delicata. E oltretutto fra tante domande sul presente che sorgono in tali frangenti, ci sono anche quelle riguardanti il futuro.
Pet B2B ha coinvolto diversi operatori di mercato per approfondire con loro le ripercussioni dirette sul mercato del pet care. Non solo: Pet B2B ha realizzato anche uno speciale sondaggio dal titolo “Pet shop ed emergenza Coronavirus”. Dalle due attività è emerso un quadro in cui, nonostante una piena consapevolezza della difficile situazione che si sta affrontando e i timori destati da un futuro tutto da decifrare, non mancano fiducia e positività da parte degli operatori del canale.
Molti negozianti intervistati per quest’inchiesta hanno, ognuno a modo proprio, manifestato capacità di adeguamento alle nuove circostanze, reattività, propositività e autorevolezza sulla clientela di riferimento, attingendo a pieno a quelli che sono i punti di forza del retail tradizionale e ribadendo una volta di più come gli strumenti per superare l’emergenza Coronavirus e per vincere le sfide del mercato ci siano tutti.
Le interviste ai negozianti e il sondaggio sono stati realizzati tra la fine di marzo e l’inizio di aprile. Ciò significa che le impressioni e le dichiarazioni sono state raccolte nel pieno dell’emergenza.
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