MyFamily ha riconvertito parte della propria attività produttiva nella realizzazione di mascherine in tessuto. “StopDroplet”: è questo il nome dei dispositivi facciali per la protezione dal contagio di Covid-19 che MyFamily ha cominciato a produrre e distribuire.
Inizialmente, durante la prima emergenza coronavirus, l’azienda aveva deciso di sostenere la cittadinanza di Valenza, in provincia di Alessandria, dove si trova la sua sede. È iniziata così, in tutta velocità, la produzione di circa 30.000 mascherine che sono state poi donate alle forze dell’ordine e alla città, attraverso il Comune, la Croce Rossa e la Protezione Civile. Con il proseguire dell’emergenza sanitaria, l’azienda ha deciso di continuare la produzione di mascherine protettive spostando su tale attività parte della sua forza lavoro e sfruttando anche la propria esperienza sartoriale ed ingegneristica.
Per realizzare prodotti sempre più sicuri, è stato progettato e brevettato un macchinario capace di testare in modo scientifico le caratteristiche di respirabilità di un tessuto e la capacità dello stesso di essere impermeabile ai droplet fino a cinque micron di dimensione ed emessi alla velocità di 320 km/h. La DropAirTest, così è stata battezzata tale macchina, è divenuta in questo modo lo strumento per testare le mascherine StopDroplet prodotte da MyFamily. «Abbiamo lanciato il prodotto sul mercato e dopo appena cinque giorni abbiamo già raccolto ordini e venduto quasi 50.000 mascherine», racconta Alessandro Borgese, amministratore delegato di MyFamily. «Abbiamo aiutato il prossimo a proteggersi e in cambio ci è arrivato un mare di soddisfazioni dai ringraziamenti ricevuti e da un grandissimo successo commerciale. La nostra ambizione è che StopDroplet diventi per i consumatori un marchio di riferimento per le sue caratteristiche di protezione, comodità, estetica ed attenzione all’impatto ecologico».