Negli Usa, rispetto ai baby boomers e alla generazione X, millennial e generazione Z temono maggiormente di dover rinunciare al loro pet a causa delle incertezze economiche che la pandemia ha causato. La tendenza emerge da un sondaggio dell’American Pet Products Association che, durante questa emergenza sanitaria, ha intervistato periodicamente i pet owner degli Stati Uniti su come il Covid -19 abbia condizionato le loro abitudini.
Il sondaggio Appa del novembre 2021, pubblicato nel rapporto “COVID-19 Pulse Study: Pet Ownership during the Pandemic”, registra differenze generazionali nei comportamenti. Il 37% dei millennial (nati tra 1980 e 2000) e il 38% della generazione Z (nati dopo il 2000), teme per le spese da sostenere per il mantenimento del pet; nel 2020 le percentuali erano del 24% e 29%. Se consideriamo la generazione X (1965 – 1980) e i baby boomers (1946 – 1964), si scende invece al 22% e all’8%.
Il sondaggio, inoltre, riporta che i pet owner nati dal 1980 potrebbero rinunciare al loro animale proprio a causa delle conseguenze economiche legate al Covid-19. Nel 2020 in tutte le fasce d’età meno del 20% degli intervistati aveva questo timore ma nel 2021 la situazione è cambiata con la percentuale della generazione Z salita al 30% e quella dei millennial al 27%. Tra le possibili cause, il minor reddito delle generazioni giovani rispetto a quelle più anziane e il fatto di svolgere attività professionali che richiedono di passare più tempo in ufficio o fuori casa.
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