Si stima che nel 2016 gli americani abbiano speso 62,75 miliardi di dollari in prodotti per animali domestici, tra alimenti, accessori e servizi, con un incremento del 4% sul 2015. A renderlo noto è l’American Pet Products Association (APPA), che ha fatto il punto sullo sviluppo del mercato a stelle e strisce nell’ultimo ventennio.
Fra le principali considerazioni dell’associazione, emerge come la crescita della spesa per i pet sia costantemente cresciuta dal 1994 a oggi a un ritmo costante. Neppure negli anni di recessione dell’economia ci sono stati cali. Anzi: se nel 2007 (subito prima dello scoppio della bolla e l’inizio della “Great Recession”) la spesa è stata di 41,2 miliardi di dollari, nell’ultimo decennio si è registrato un incremento del 50% agli oltre 60 miliardi attuali.
Partendo da tale analisi, la rivista Forbes ha inoltre osservato come alla crescita della pet economy negli States sia corrisposto un calo del tasso di natalità. Un fenomeno che ha portato la testata a considerare che nell’epoca della crisi gli americani abbiano “preferito” gli animali ai bambini: i miliardi di dollari risparmiati in cure mediche, asili, pappe, pannolini e vestitini sarebbero stati destinati proprio al mantenimento di uno o più pet come membri della famiglia.