Le famiglie italiane spendono 6,8 miliardi di euro annui per il benessere e la cura dei propri animali. Questi sono alcuni degli highlights dell’indagine realizzata da Nomisma per Zoomark sulle abitudini di consumo dei proprietari di animali d’affezione .
Secondo il report, il 57% della spesa è destinato agli acquisti di alimenti mentre il 26% alle spese mediche veterinarie. Il restante 17% è quindi dedicato al settore accessori, fra cui spiccano cinque macro categorie: integratori e antiparassitari, lettiere per gatti, accessori (per la casa e il comfort, guinzaglieria e abbigliamento), prodotti per l’igiene e la toelettatura e giocattoli. Tra le categorie di prodotto che generano la spesa maggiore si trovano gli antiparassitari, 18% della spesa, le lettiere (16%), gli accessori per la casa (14%), prodotti per l’igiene (13%) e infine i giochi (10%).
Il budget dedicato agli animali è cresciuto progressivamente negli ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia, registrando complessivamente un aumento del 50% tra il 2018 e il 2022.
Per quanto riguarda la preferenza dei canali d’acquisto il 22% dei pet owner si rivolge alle catene specializzate mentre il 15% si rifornisce nei negozi indipendenti. Il 35% invece usa in maniera preferenziale i siti online generalisti o pensati appositamente per il pet care. Gli iper e i supermercati vengono invece scelti dal 16% mentre i discount dal 7%.
Tra i driver d’acquisto principali, oltre al gusto personale, spiccano il prezzo, la sostenibilità, l’affezione verso un determinato marchio e infine il suggerimento del retailer nel momento dell’acquisto.
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