I prodotti food e non food che rispettano il benessere degli animali si fanno sempre più notare sugli scaffali della Gdo: nei supermercati e ipermercati italiani quelli che presentano in etichetta un claim o una certificazione che attesta l’attenzione per i pet sono 2.892 e, nell’anno finito a giugno 2022, hanno sviluppato 1,7 miliardi di euro di vendite, + 3,3% rispetto ai dodici mesi precedenti. Lo certifica la dodicesima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy che ha rilevato e analizzato sei tra claim e certificazioni di quest’area valoriale.
No cruelty è l’indicazione più diffusa sulle etichette, essendo presente su 1.280 prodotti; il claim ha generato un giro di affari di 280 milioni di euro (+6,7%). Seconda è la certificazione Friend of the sea, con 648 prodotti per un giro d’affari di oltre 553 milioni di euro (+0,2% annuo). Segue il logo Cruelty free, con 629 prodotti per quasi 61 milioni di euro di vendite (+0,4%).
Al quarto posto per numero di prodotti nella Gdo c’è il claim Benessere animale, individuato su 588 referenze, che però è al primo posto per valore delle vendite con 585 milioni di euro (+ 6,5%). È cresciuto del +1,7% il giro d’affari dei 441 prodotti certificati Msc (Marine Stewardship Council), che hanno superato i 466 milioni di euro di vendite. Solo 59 prodotti per la certificazione Asc (Aquaculture Stewardship Council) per 43 milioni di euro di vendite (+6,7%).
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