Nel numero di settembre di Pet B2B è posto sotto la lente di ingrandimento il fenomeno delle vendite online nel mercato pet. In mancanza di dati ufficiali, è opinione comune che la quota del mercato pet care sviluppata dall’e-commerce sia destinata a crescere nei prossimi anni, soprattutto ora che Amazon ha lanciato uno shop dedicato al pet.
E non c’è solo il category killer statunitense a disturbare il sonno di pet shop, catene specializzate e distribuzione grocery. Altri e-tailer si sono saputi ritagliare una posizione significativa nel mercato italiano del pet food potendo offrire prezzi vantaggiosi, un assortimento virtualmente illimitato e comodità d’acquisto. In Italia Zooplus è stato sino ad ora il leader nelle vendite e-commerce, seguito da lontano da altre insegne come Bauzaar, Miscota, Petingross e Pacopetshop, a cui si aggiungo le attività di vendita online delle insegne fisiche (ad esempio le catene, soprattutto Arcaplanet, ma anche molti pet shop indipendenti).
Nell’inchiesta, anche attraverso le interviste ad alcuni dei protagonisti di settore, si è tentato di rispondere ad alcune domande che sono ormai sempre più stringenti. Fino a dove potrà arrivare la crescita di questo mercato? Quali canali ne saranno più penalizzati? Quali le strategie più adeguate per non subire la forza d’urto dell’avanzata dell’e-commerce?
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