Il nuovo Dpcm 26 aprile presentato dal premier domenica scorsa ha introdotto alcune misure che gradualmente dovrebbero portare alla graduale riapertura delle attività produttive. Questi provvedimenti saranno adottati dal 4 maggio e sono destinati a protrarsi per un periodo indefinito di tempo, poiché l’allentamento delle misure di lockdown è subordinato alla costante verifica della curva epidemiologica e all’eventualità che non vengano superate le cosiddette soglie sentinella.
Le industrie del pet food, annoverate nell’elenco dei beni essenziali, non sono mai state sottoposte a sospensione delle attività. Molte aziende del pet care, tuttavia, in relazione ai propri codici ateco sono state forzate a sospendere o a limitare la propria attività. Le imprese che torneranno operative a partire dal 4 maggio 2020 e le industrie del pet food dovranno farlo nel rispetto di quanto previsto dal nuovo Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro concordato con le parti sociali il 24 aprile, che sostituisce il precedente datato 14 marzo. Il protocollo, vincolante, deve essere applicato nella sua integrità, e in caso di mancata adozione può determinare la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
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