L’Europa vieta l’utilizzo di biossido di titanio come additivo per i mangimi destinati a tutte le specie animali. Il provvedimento è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale dell’UE, dove è riportato il regolamento di esecuzione 2021/2090, e segue la normativa analoga da poco approvata anche nell’alimentazione umana.
Il nuovo regolamento elimina definitivamente dal Feed Additive Register l’additivo destinato all’alimentazione animale nella categoria di “additivi organolettici” e nel gruppo funzionale “coloranti”, recependo le indicazioni dell’Efsa. Considerata l’impossibilità di escludere che il biossido di titanio abbia effetti negativi sulla salute animale, su quella umana o sull’ambiente, soprattutto in termini di genotossicità, l’agenzia europea per la sicurezza alimentare ha concluso che tale additivo non sia in grado di soddisfare le condizioni di autorizzazione stabilite all’articolo 5 del regolamento (CE) n. 1831/2003.
Secondo quanto stabilito dall’Unione Europea le scorte esistenti dell’additivo e delle premiscele che contengono biossido di titanio dovranno essere ritirate dal mercato entro il 20 marzo 2022. Le materie prime per mangimi e i mangimi composti prodotti con l’additivo o con le premiscele che lo contengono, prodotte prima del 20 marzo 2022 dovranno essere ritirate dal mercato entro il 20 giugno 2022. «Il biossido di titanio ha la funzione tecnologica di rendere gli alimenti visivamente più attraenti, aggiungendo e uniformando il colore, ed è presente anche in cosmetici, vernici e farmaci» spiega Paola Cane, esperta di compliance e regolatorio. «Il provvedimento restringe ulteriormente il novero dei coloranti utilizzabili per il pet food, dove il biossido di titanio è comunemente in uso negli snack per cani, soprattutto in quelli a base di rawhide, che richiederanno una rapida riformulazione per poter essere commercializzati senza soluzione di continuità».
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