Nel 2017 gli italiani hanno speso 23,6 miliardi di euro per fare acquisti online. Il dato è in crescita del 17% rispetto al 2016. Le vendite dei prodotti, in particolare, hanno segnato un aumento del 28% raggiungendo i 12,2 miliardi di euro, mentre i servizi segnano un +7% per 11,4 miliardi di euro. Il turismo si conferma primo settore (9,2 miliardi, +7%) seguito da informatica ed elettronica di consumo (4 miliardi, +28%), e abbigliamento (2,5 miliardi, +28%). Questi sono alcuni dei dati che emergono dall’Osservatorio eCommerce B2C promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm.
Nel 2017 un terzo degli acquisti eCommerce, a valore, è stato effettuato attraverso smartphone o tablet. Nel giro di cinque anni, l’incidenza di questi device è quintuplicata: nel 2013 la somma di tablet e smartphone valeva infatti solo il 6%.
Ancora più significativa la crescita dello smartphone: il cui contributo è passato infatti dal 4% nel 2013 al 25% nel 2017. In valore assoluto, gli acquisti eCommerce da smartphone superano, nel 2017, i 5,8 miliardi di euro, con una crescita del 65% rispetto al 2016. L’importanza di questo canale per il consumatore è visibile in tutti i principali comparti merceologici: il tasso di penetrazione dello smartphone sul totale eCommerce sfiora o supera il 30% nella maggior parte dei settori di prodotto (editoria, abbigliamento, informatica ed elettronica, food&grocery) ed è pari al 15% nel turismo e al 5% nelle assicurazioni.
Nel 2017 i web shopper italiani, vale a dire i consumatori che hanno effettuato almeno un acquisto online nell’anno, sono 22 milioni e crescono del 10% rispetto al 2016. Tra questi, gli acquirenti abituali (consumatori che effettuano almeno un acquisto al mese) sono 16,2 milioni e generano il 93% della domanda totale eCommerce (a valore), spendendo online in un anno, mediamente, 1.357 euro ciascuno. Gli acquirenti sporadici sono invece 5,8 milioni, generano il restante 7% della domanda eCommerce e spendono mediamente 284 euro all’anno.