A causa del conflitto in Ucraina, anche la sede principale e la produzione di Collar Company, azienda specializzata in accessori per animali domestici e acquariologia, sono state bombardate. La società ha infatti il proprio headquarter a Chernihiv, città situata poco più a nord di Kiev e prossima ai confini con la Russia e la Bielorussia.
L’area della produzione e degli uffici è stata compromessa, tutte le finestre sono state rotte e gli impianti di produzione sono stati danneggiati. «Non possiamo annunciare la data in cui potremo tornare al pieno funzionamento a Chernihiv» spiega Lesya Nevolko, press manager di Collar Company. «La nostra azienda è responsabile di un team di 596 dipendenti e dei loro familiari. Ora stiamo cercando di ripristinare il nostro lavoro a Ivano-Frankivsk, che si trova a 600 km da Chernihiv».
Al momento Collar Company ha affittato un ostello, un deposito e strutture per uffici, ma la situazione in città rimane fortemente incerta, dopo gli attacchi senza sosta dagli aerei russi fin dall’inizio della guerra. Ora le truppe russe stanno lasciando la regione settentrionale in Ucraina, ma il rischio di attacchi aerei rimane alto. Non ci sono elettricità, acqua, riscaldamento. L’infrastruttura di comunicazione, comprese le connessioni mobili e Internet, è stata gravemente danneggiata.
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