Il 2023 per Arcaplanet si chiuderà con un bilancio di 50 aperture, secondo gli obiettivi che la catena si era posta per l’anno in corso, e un totale di 553 punti vendita in tutta Italia. Il giro d’affari generato dall’azienda dovrebbe raggiungere i 650 milioni entro fine anno. «Circa tre quarti del nostro fatturato sono generati dal food, un’area su cui investiremo molto anche in futuro per proporre prodotti di qualità al consumatore finale e allo stesso tempo combattere l’inflazione» ha spiegato il Ceo Nicolò Galante. «Fra le novità in arrivo ci sarà anche una linea di alimenti dietetici a marchio privato».
Quest’anno tutti i prodotti in private label arriveranno a sviluppare il 45% del fatturato di Arcaplanet. «Ma è una quota destinata ad aumentare perché questa performance è stata determinata dal fatto che sui nostri marchi privati abbiamo potuto contenere di più l’aumento dei prezzi al consumo». Fra gli altri recenti investimenti della catena leader in Italia nel settore pet care, si sottolinea anche quello relativo al lancio di una nuova app, il 6 novembre. «Con questa novità, che andrà progressivamente a sostituire la carta fedeltà, abbiamo inserito un ulteriore prezioso tassello nel nostro percorso verso la multicanalità» afferma Galante. L’applicazione, nativa mobile e sviluppata in Italia, consentirà di effettuare acquisti online e di accedere a tutti i servizi dell’azienda, fra cui la raccolta punti, la profilazione del pet con possibilità di ricevere consigli specifici sulla cura. Saranno inoltre messi a disposizione dei pet owner coupon e offerte personalizzate.
Proseguirà inoltre il focus dell’azienda sulla sostenibilità. Dopo aver lanciato il nuovo format di pet shop con ridotti consumi energetici e con la presenza di materiali riciclati nel layout, con l’inaugurazione di un punto vendita in via Marghera a Milano lo scorso 19 ottobre – format che sarà progressivamente esteso anche agli altri store -, l’azienda ha annunciato di aver intrapreso un percorso che consentirà già nel 2023 di ridurre di circa il 50% le emissioni in scope 1 e 2, grazie alla riduzione dei consumi e all’utilizzo di fonti rinnovabili (che oggi coprono l’80% del fabbisogno energetico). Nel 2024 Arcaplanet indirizzerà il tema dell’economia circolare introducendo packaging riciclati e riciclabili per oltre il 60% delle referenze dy a marchio privato. La catena inoltre si concentrerà anche sulla filiera, andando ad individuare partner, agricoltori e allevatori, ma anche produttori di packaging pet food, disponibili a condividere con l’azienda un’idea di business più green. Ma non solo, Arcaplanet chiederà anche ai fornitori di intraprendere un percorso al fine di ridurre la carbon footprint. Inoltre, nei piani di sviluppo della rete di negozi sono previste le aperture di nuovi store in aree non ancora presidiate con punti vendita di prossimità.
Fra i progetti nel cassetto per l’anno prossimo, si inserisce infine anche l’inaugurazione di un sito di produzione per le referenze a marchio privato, che nei progetti di Arcaplanet rappresenterà un centro di eccellenza nell’ambito della ricerca e sviluppo di nuovi prodotti.
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