Dieci le strutture veterinarie chiuse dal Nas a fronte delle 8.600 autorizzate in tutto il Paese. Le verifiche del Nucleo Anstisofisticazione e Sanità dell’Arma dei Carabinieri sugli ambulatori per animali da compagnia interessano poche realtà, con violazioni prevalentemente amministrative. «Uno scenario di minoranza – commenta il presidente Anmvi Marco Melosi – nel quale però permangono casi inaccettabili. Pur riguardando lo 0,5% dei medici veterinari, queste situazioni tradiscono le aspettative di coerenza con le esigenze di salute e benessere di animali elevati a componenti della famiglia».
Attraverso i propri servizi di sviluppo professionale, l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani promuove l’innalzamento della qualità professionale. «I controlli tutelano la veterinaria virtuosa – conclude Melosi – quella che investe in tecnologie d’avanguardia, si aggiorna costantemente e alza l’asticella delle buone prassi gestionali. Questa veterinaria maggioritaria meriterebbe di essere valorizzata e premiata con alleggerimenti da una nuova burocrazia digitale che complica la gestione e aumenta il rischio di infrazioni formali».
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