Un emendamento del Decreto Rilancio, presentato dall’onorevole Francesca Flati (M5S), prevede un credito d’imposta pari al 60% delle spese sostenute e documentate nel 2020 per la cura degli animali domestici. Il credito sarà utilizzabile attraverso la dichiarazione dei redditi, fino a un massimo di 500 euro per ogni animale di affezione, nel limite complessivo di un milione di euro per l’anno 2020.
«Durante l’emergenza gli animali da compagnia hanno dimostrato tutto il loro valore affettivo, sono stati un sostegno per molte famiglie, specie con bambini e anziani» ha dichiarato Marco Melosi, presidente dell’Anmvi (Assocazione Nazionale Medici Veterinari Italiani). «Adesso, la crisi economica causata da Covid-19 non deve mettere a repentaglio la salute e il benessere di milioni di animali da compagnia. Siamo entrati nel vivo della prevenzione veterinaria e la profilassi contro vettori, anche zoonosici, non deve mancare».