I membri della Federazione europea dei produttori di mangimi (Fefac) stanno sviluppando la Feed Sustainability Charter 2030, ovvero una carta della sostenibilità dei mangimi, che rispetta gli obiettivi del Green Deal, il piano d’azione per l’ambiente e il clima approvato nei giorni scorsi dalla Commissione Europea.
L’industria europea dei mangimi intende quindi supportare lo sviluppo di sistemi di allevamento e acquacoltura sostenibili verso una decarbonizzazione degli stessi in tutta Europa. In concreto la Fefac aiuterà gli allevatori a fronteggiare le sfide poste dal cambiamento climatico, dando loro strumenti di efficientamento delle risorse. La Carta sarà sottoscritta il prossimo 4 giugno in occasione del XXIX Fefac Congress e sarà controfirmata anche dall’Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici (Assalzoo).
Il presidente della Fefac, Nick Major, ha evidenziato che solo il 10% delle emissioni di gas serra in Europa proviene dal settore allevamento e acquacoltura e che la produzione di mangimi e di prodotti di origine animale è una parte essenziale di un sistema sostenibile: «Gli animali da allevamento inclusi i pesci consumano l’86% degli alimenti non destinati al consumo umano e ciò significa che il settore mangimistico gioca un ruolo importante in un’economia circolare, preservando i nutrienti presenti in numerosi prodotti come girasoli, frumento e barbabietole. Entrando nell’era dei big data e dell’intelligenza artificiale, l’industria sarà in grado di migliorare ulteriormente le sue performance ambientali chiudendo cicli dei nutrienti, riducendo le emissioni di gas serra e al contempo migliorando la biodiversità, consentendo così ai sistemi di allevamento e acquacoltura di essere parte della soluzione nella lotta al cambiamento climatico».
Per conoscere le attuali iniziative al fine di promuovere un’industria mangimistica sostenibile clicca qui.