La possibilità di portare il proprio cane in ufficio è nella top 5 dei desiderata dei pet owner in Europa. A rivelarlo è Purina, che ha presentato la ricerca europea “Pets at Work Survey 2017”. L’indagine mostra come, nella scelta di un nuovo impiego, quattro proprietari su dieci vorrebbero lavorare per un’azienda dove sia possibile portare il pet al lavoro. Hanno un’incidenza inferiore invece le persone che desiderano agevolazioni per il nido (13%), pasto gratuito o scontato (33%) o auto aziendale (28%).
L’indagine ha coinvolto 3.221 dipendenti in 8 Paesi europei. Oltre i due terzi di dipendenti proprietari di cani porterebbero il pet in ufficio se ne avessero la possibilità. Tuttavia solo il 12% dei partecipanti al sondaggio lavora attualmente in un ambiente professionale pet-friendly. «Il progetto Pets at Work si è evoluto negli anni e sin dalla sua nascita permette ai dipendenti che hanno conseguito il patentino di portare il loro cane in ufficio anche tutti i giorni» spiega Marco Travaglia, direttore generale di Purina Sud Europa. «Vogliamo mettere a disposizione di altre aziende o organizzazioni di ogni tipo l’esperienza che abbiamo acquisito lavorando a questo tipo di progetti per promuovere l’adozione di iniziative di Pets at work e dare consigli e suggerimenti utili per avviarle con successo».
Su questi presupposti è nata la “Pets at Work Alliance”, iniziativa che mira a crescere e coinvolgere sempre più aziende in tutta Europa. In Italia, secondo i partecipanti il principale vantaggio dell’avere il pet in ufficio è il minor senso di colpa per aver lasciato il cane a casa. Seguono la riduzione dello stress, la creazione di un ambiente più rilassato e il miglioramento della conciliazione tra vita privata e vita professionale. Nel nostro Paese inoltre due persone su tre sono d’accordo sul fatto che gli animali da compagnia redano felici e li considerano parte della famiglia.