Carne coltivata nel pet food: nel Regno Unito arriva l’ok

by Redazione Pet B2B

Il Regno Unito ha approvato l’uso della carne coltivata negli alimenti per gli animali da compagnia, si tratta del primo Paese ad autorizzare questa procedura. 

MeatlyMeatly, azienda che coltiva tessuto muscolare di pollo senza macellazione, ha ottenuto infatti il via libera per poterla utilizzare nella produzione di alimenti per animali domestici. L’ok è arrivato dopo una verifica durata 18 mesi, condotta con la collaborazione della Food Standards Agency, del Department for Environment & Food Affairs e dell’Animal and Plant Health Agency.

In Italia, la notizia è stata accolta favorevolmente dall’associazione a tutela dei consumatori proprietari di animali domestici Assopets. «Qualora non emergano evidenze scientifiche che dimostrino problematiche legate alla salute, è cruciale considerare l’opportunità di non rimanere indietro dal punto di vista industriale», ha dichiarato il presidente Filippo Maturi. «Un approccio proattivo consentirebbe all’Italia di allinearsi con la crescente sensibilità verso una dieta non basata sull’uccisione degli animali e di contribuire al rispetto dell’ambiente. È urgente, quindi, aprire un tavolo di confronto basato su evidenze scientifiche per discutere seriamente la possibilità di integrare la carne coltivata nel mercato del pet food italiano. Questo consentirebbe non solo di mantenere la competitività del nostro sistema industriale, ma anche di rispondere alle nuove istanze etiche e ambientali emergenti. Come Assopets chiediamo formalmente al governo, nello specifico al ministro Lollobrigida, di rivedere la posizione sull’uso della carne coltivata, quantomeno nell’ambito del pet food».

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