Circa un pet owner su tre dichiara che il pet food presente in commercio è prodotto da marche considerate affidabili e ritiene che i prodotti da esse proposti forniscano all’animale un corretto apporto nutrizionale. Inoltre, soprattutto i proprietari di cani considerano l’alimentazione fondamentale e fanno ricerche approfondite per trovare il cibo più nutriente. Sono questi alcuni dei rilievi emersi dall’indagine condotta da Toluna, azienda specializzata in digital market research, che nella seconda metà di marzo ha intervistato 1.800 proprietari di cani o gatti per analizzarne i comportamenti e le abitudini di acquisto.
Oltre otto intervistati su dieci hanno dichiarato la principale leva di acquisto del cibo è la felicità del pet, seguita dall’attenzione al benessere. La fiducia nei confronti della marca è più rilevante per i proprietari di cani, mentre al terzo posto fra i criteri di acquisto di chi ha un gatto c’è la ricerca di prodotti di qualità. Secondo i consumatori, nel comparto gatto il brand ideale ha un buon rapporto qualità-prezzo (79%) ed è attento al ciclo di vita del pet (78%). Anche nell’universo cane lo sviluppo di una gamma pensata in base alle esigenze specifiche per fascia di età è fra gli aspetti più rilevanti presso il pubblico finale (82%), assieme alla proposta di diete specifiche per patologie (79%).
I trend considerati più innovativi nell’ambito del cibo per cani sono la naturalità e la presenza di integrazioni, come ad esempio l’aggiunta di omega 3 o di vitamine. Nel cat food vengono percepiti come più innovativi gli alimenti funzionali per affrontare problematiche legate al sistema immunitario, al controllo del peso e alle dermatiti. Sul fronte sostenibilità, circa quattro pet owner su dieci vorrebbero che i produttori proponessero imballaggi completamente riciclabili e una percentuale quasi analoga auspica la diminuzione o azzeramento della plastica e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
Le ultime due macro-tematiche dell’indagine hanno riguardato l’inflazione e il mondo della distribuzione. Per quanto riguarda il primo aspetto, l’85% degli intervistati afferma di aver riscontrato una crescita dei prezzi. Un consumatore su quattro si aspetta inoltre di dover affrontare un ulteriore incremento della spesa nei prossimi sei mesi. Ciononostante, i pet owner si dimostrano intenzionati a considerare eventuali tagli al budget per il mantenimento del pet come ultima eventualità, in coda rispetto ai pasti fuori casa, alle vacanze, all’abbigliamento e ai prodotti di bellezza. A conferma di ciò, un proprietario di gatti su quattro e un proprietario di cani su cinque dichiara di non aver modificato i propri comportamenti di acquisto. Circa un consumatore su tre, inoltre, ha approfittato di offerte, promozioni e formati scorta per non rinunciare ai prodotti abitualmente acquistati.
Infine, considerando il mondo del retail, la quasi totalità dei pet owner vorrebbe trovare in un negozio un’offerta di servizi quali la consulenza veterinaria, la parafarmacia, la consulenza alimentare e la registrazione con microchip. Oltre la metà dei proprietari di gatti apprezzerebbe anche la presenza di attrezzature per il lavaggio fai da te, mentre tre dog owner su quattro desidererebbero il salone di toelettatura. Sullo scaffale, invece, i consumatori chiedono di poter trovare sistemi di smaltimento per le lettiere e distributori automatici di acqua e croccantini per gatti e deodoranti per l’ambiente e accessori GPS per cani.
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