Maxi Zoo e Arcaplanet hanno trovato l’accordo con Cerere, in joint venture con PDP, per la cessione di 61 punti vendita. L’operazione nasce in seguito alle condizioni poste dall’Antitrust per la fusione delle due catene. I pet shop ceduti al gruppo Cerere (34 a insegna Maxi Zoo e 27 Arcaplanet) si trovano tutti nel Nord Italia e vanno così ad aggiungersi ai 18 a marchio Petmark già di proprietà di PDP. Andrà così a formarsi una nuova catena di 79 negozi tra Liguria, Piemonte, Lombardia e Veneto, che nel 2022 dovrebbero fatturare oltre 65 milioni di euro.
Con questa operazione, potrà prendere ufficialmente il via la fusione delle catene Arcaplanet e Maxi Zoo, finora vincolata appunto alla cessione di 50-70 pet shop. Dal lato di Cerere e PDP, l’operazione conclusa permette di consolidare la loro presenza nel settore del pet food e pet care, completando la filiera dalla produzione al consumatore, attraverso un investimento indirizzato alla multicanalità specializzata: catene specializzate e pet shop tradizionali in armonia con un e-commerce avanzato. L’azienda piemontese Cerere, detenuta dalla famiglia Schiappapietra, opera nel settore pet food dal 1969. Dopo la dismissione di alcune attività produttive con la cessione dello stabilimento di Neive ad Agras e la quota di minoranza detenuta in Nutriamo, proprietaria dello stabilimento di Castiglione delle Stiviere ceduto alla Hill’s, il gruppo destinerà alla nuova catena le risorse finanziarie necessarie, potendo contare anche sulle piattaforme logistiche di Neive (CN) e Castagnole delle Lanze (AT). Cerere avvierà inoltre, nei prossimi anni, la produzione diretta di ingredienti per il food & pet food di nuova generazione, ecosostenibili, naturali a zero impatto ambientale, in una struttura sita a Castagnole delle Lanze.
«La scelta di affrontare il futuro, dopo oltre 50 anni di attività nella produzione, con un nuovo progetto affidato ad un team giovane ed organizzato, nasce dalla volontà di assicurare ai dipendenti, a quelli delle attività acquisite, ai franchisee delle aziende collegate, ai clienti, ai fornitori e collaboratori quella continuità operativa che ci ha consentito, nel passato, il raggiungimento di importanti traguardi qualitativi e gestionali» ha dichiarato Luigi Schiappapietra, presidente di Cerere. «L’operazione si inquadra nella strategia che prevede lo sviluppo di un portafoglio di prodotti sia tradizionali sia innovativi, da distribuire in Italia attraverso il controllo diretto e la responsabilità dell’intera catena del valore, dall’approvvigionamento, alla produzione, alla commercializzazione» ha aggiunto l’A.D. Ivan Monciotti.
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