Dal primo lockdown a oggi è in costante aumento la popolazione di animali domestici in Italia. Lo confermano allevatori, veterinari, associazioni e tutti gli attori del mercato. E il settore sembra aver già iniziato a registrare i primi segnali di accelerazione delle vendite che si rivolgono soprattutto ai prodotti di fascia alta. Gli effetti sull’incremento del giro di affari si sono già visti, infatti, in particolare nell’area del food che ha registrato una forte accelerazione nelle vendite. Ma anche molti segmenti degli accessori stanno evidenziando performance degne di nota che difficilmente si spiegano semplicemente con il cambiamento dei comportamenti di acquisto della clientela tradizionale. Insomma, anche questi sono segnali del fatto che il mercato si sta allargando. Sul numero di marzo di Pet B2B si fa il punto sul fenomeno dell’aumento di adozioni di cani e gatti, attraverso un’inchiesta per la quale sono stati coinvolti alcuni autorevoli esponenti del mercato.
«Confermiamo che c’è stato un importante aumento delle adozioni e degli acquisti di cani e gatti negli ultimi mesi» dichiara Antonino Morabito, responsabile nazionale di fauna e benessere animale per Legambiente. A fine marzo l’associazione pubblicherà il report “Animali in città”, che raccoglie anche alcuni dati relativi alla popolazione di cani e gatti in Italia. «Anche noi abbiamo ricevuto numerosi feedback relativi a questo fenomeno. Per la stesura del rapporto collaboriamo molto con i medici veterinari, con gli allevatori, l’Enci e altre associazioni: non c’è stata una voce dissonante, tutti sono concordi nell’affermare che c’è un vero e proprio boom della domanda di pet». Il periodo del lockdown e le restrizioni degli ultimi mesi hanno consentito a chi già aveva un animale domestico di verificare fino in fondo l’importanza del pet per il benessere proprio e dei famigliari. D’altra parte, chi non ne aveva, ha potuto considerare finalmente di accogliere un cane o un gatto, per rispondere a un desiderio finora represso a causa degli impegni o dell’assenza da casa, o per colmare un’esigenza e un vuoto affettivo. Il distanziamento sociale ha infatti reso ancora più forte il bisogno di compagnia e, per molti, soprattutto single e anziani, un pet ha rappresentato proprio la risposta a tale bisogno. Per saperne di più, leggi l’articolo completo su Pet B2B di marzo.
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